Io che amo solo te, di Luca Bianchini









Certo che facendo il percorso inverso non si riesce a capire quali effetti 
avrebbe sortito il percorso giusto.
Vi ricordate questa mia recensione? 
In effetti era il seguito del racconto di cui vi parlo oggi e mi aveva decisamente 
divertito ed entusiasmato. 
Iniziando a leggere Io che amo solo te invece, la delusione di ritrovare le stesse battute, 
gli stessi personaggi incastrati nelle stesse situazioni stava prendendo il sopravvento
dopo le prime pagine.
Andando avanti con la lettura però, è emersa la vena geniale di Bianchini 
nel descrivere un mondo a sé che non si smentisce e diverte sempre e comunque.
E mentre ridiamo delle piccole fissazioni di protagonisti e delle situazioni a tratti paradossali e grottesche in cui spesso vengono a trovarsi, ci rendiamo conto che almeno una volta nella vita 
è toccato a tutti noi essere uno di loro!

Il libro lo consiglio ma…lasciate perdere la trasposizione cinematografica!!!




LA TRAMA
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.
Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: una diciassettenne che deve perdere cinque chili e la verginità; un testimone gay che si presenta con una finta fidanzata; una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice "voi meridionali" e un truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.
Io che amo solo te è un romanzo sulle gioie segrete, sull'arte di attendere e sulle paure dell'ultimo minuto. Tra ironia e commozione, quello di Luca Bianchini è un avventuroso viaggio sull'amore, che arriva - o ritorna - quando meno te lo aspetti, ti rimette in gioco e ti porta dove decide lui. Come il maestrale, che accompagna i tre giorni di questa storia, sullo sfondo di una Puglia dove regnano ancora antichi valori e tanta bellezza.

Commenti